Prati, Ombre, Monoliti è il nuovo disco de Gli Altri,
gruppo di Savona che si era già fatto apprezzare per uno split con la band
degli Uragano uscito nel 2014.
Questo loro nuovo lavoro è un disco urlato e sudato
insieme a 38 etichette indipendenti, realtà ed amici che hanno condiviso la
stampa e l’uscita in vinile.
L’album suona “come se vibrasse tutto introno a noi” (cit.
da Ombre uno dei miei pezzi preferiti di tutto il disco) e in effetti è proprio
così. I pezzi vibrano, riecheggiano forti e coraggiosi per tutta la durata del
disco. Durante l’ascolto ci troviamo tra il post hardcore e l’emo più
viscerale, quello che è capace di guardarsi dentro senza paura alcuna e al
contempo buttar tutto fuori come un mattone sulla faccia. I testi delle canzoni
sono pungenti e taglienti, veri come non mai. Le parole vengono fuori urlate
con estrema precisione e come un Virgilio dantesco accompagnano l’ascoltatore
in questo labirinto di emozioni per tutta la durata dei dieci pezzi. Gli
arrangiamenti sono curati e gli strumenti suonano pesanti come un macigno “come
emozioni confuse che scorrono lungo le rive di un fiume” (cit. da Monoliti).
I ragazzi ci sanno fare davvero, meritano di essere
supportati così come tutte le realtà che hanno preso parte alla cordata.
Tracklist:
1) Prati
2) Unai
3) Ripenseremo
4) Un’isola
5) Oltre
la collina
6) Ombre
7) Nuovo
e diverso da te
8) Ventre
9) Idomeni
10) Monoliti
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